Intervista a Huna – Smart City Company

Al giorno d’oggi, sentiamo parlare frequentemente di smart city, ma sappiamo esattamente che cosa siano? In poche parole, la smart city è una città che gestisce le risorse in modo intelligente, mirando a diventare economicamente sostenibile ed energeticamente autosufficiente prestando particolare attenzione all’impatto ambientale. In questa intervista abbiamo avuto il piacere di approfondire il tema con Huna, start-up accelerata da STEP Tech Park, che si occupa di fornire prodotti e servizi per facilitare la digitalizzazione delle città al fine di creare ecosistemi urbani più puliti ed innovativi.

Ciao Ragazzi, raccontate alla nostra community com’è nata l’idea di Huna?  

Huna nasce dall’esperienza maturata da uno dei suoi fondatori nel settore della pubblica illuminazione e, in particolare, dalla consapevolezza dei problemi in cui quest’ultima tuttora versa.  

In breve, l’illuminazione pubblica è caratterizzata da infrastrutture obsolete ed inefficienti. Fattori di inefficienza sono un alto consumo energetico e quindi costi maggiori per i cittadini, una scarsa qualità di illuminazione, e costi ancora troppo elevati per i gestori in termini risorse umane e finanziarie. Vi sono poi inefficienze tecnologiche dovute ad una scarsa integrazione di tali infrastrutture con altri ambiti dell’ecosistema urbano. A queste difficoltà tecniche si abbina la necessità di adeguamento normativo tramite l’installazione di nuove tecnologie. 

Noi vogliamo risolvere questi problemi. La nostra mission è quella di ridurre la distanza tra immaginazione e realtà, facilitando la transizione digitale delle città, con l’obiettivo di creare ecosistemi urbani più puliti, sostenibili e innovativi

Quali sono i prodotti e servizi attualmente sul mercato? 

Attualmente, siamo sul mercato della pubblica illuminazione con tre prodotti: un software e due hardware. Sono stati concepiti specificamente per gli operatori della pubblica illuminazione, dalle grandi utilities al piccolo studio di progettazione, passando per le ESCo e municipalizzate di medie dimensioni.  

Light Touch, la piattaforma software, consente ai nostri clienti di gestire una molteplicità di operazioni: il censimento su mappa digitale, la progettazione, la manutenzione, il telecontrollo e la conseguente gestione dei risparmi energetici. Queste funzionalità, sotto un altro aspetto, si riflettono nella digitalizzazione dei processi interni aziendali e nella raccolta di una serie di dati, la cui analisi aiuta i nostri clienti a migliorare le performance aziendali e quindi la vivibilità delle città.  

Abbiamo concepito Light Touch in modo che fosse il più possibile aperto dal punto di vista tecnologico, al fine da poter essere integrato facilmente con dispositivi e servizi di terze parti.  

Light Buddy e Light Mate sono le soluzioni hardware, inseriti rispettivamente nei quadri elettrici e nelle lampade: il primo regola i cicli di accensione e spegnimento monitorando di continuo lo stato di funzionamento dell’impianto e il suo consumo energetico, mentre il secondo garantisce eccezionali risparmi energetici. 

Per questi prodotti stiamo ottenendo il riconoscimento del brevetto a livello italiano, presumibilmente entro il 2021, e successivamente a livello internazionale. 

Quali sono i vantaggi? 

Innanzitutto, un risparmio energetico addirittura fino al 50% rispetto alla situazione attuale a beneficio dell’intera comunità cittadina. Ma il risparmio vale anche in termini di minori costi operativi e minori tempi per i nostri clienti: non solo costi interni, ma anche esterni, in quanto le probabilità di incorrere in penali a fronte di un disservizio è praticamente nulla.  

I nostri clienti sono quindi in grado di candidarsi e gestire un maggior numero di progetti, ed in modo più efficiente. Quindi, di essere più competitivi in fase di gara. 

Il vantaggio finale è quello coerente e, anzi, precipuo, della missione e visione di Huna: città più pulite, più innovative, e soprattutto più sostenibili. Anche alla luce delle nuove linee di business che stiamo ultimando e con cui presto andremo sul mercato.  

Team Huna: Santo Lico & Alberto Ferrari

Raccontateci il vostro ultimo progetto e di cosa vi siete occupati 

Uno degli ultimi progetti su cui abbiamo lavorato riguarda il comune di Cerva, in provincia di Catanzaro. E’ un comune molto piccolo, di soli 1.146 abitanti: ma nonostante le dimensioni molto ridotte e i limiti di spesa, anche Cerva oggi è più smart. 

Alcuni numeri: a fronte di più di 250 punti luce, ci attendiamo un risparmio energetico di 15.000 kWh/anno ed un risparmio monetario di 3.000 €/anno, con un investimento iniziale di 9.500 €. Dal punto di vista dell’impatto ambientale, possiamo dire di attenderci una riduzione di emissioni di 5,1 tonnellate di CO2, equivalente ad aver piantato 54 alberi in un parco cittadino. 

E’ un chiaro esempio di come le nostre soluzioni non siano applicabili solamente a grandi città e grandi budget, ma anche a realtà piccolissime e magari con infrastrutture non recenti. 

Qual è la strategia di crescita nei prossimi anni? 

Abbiamo due priorità: l’ampliamento delle linee di business e l’internazionalizzazione dell’azienda. 

La visione di noi stessi è quella di una azienda smart city a 360 gradi. Siamo partiti dall’illuminazione pubblica, ma stiamo progettando nuove linee di business e nuovi servizi: soluzioni smart per il parcheggio, il monitoraggio del traffico e della qualità dell’aria. In questo senso, le infrastrutture dell’illuminazione sono un punto di riferimento versatile anche per una serie di servizi ulteriori che renderanno le città ancora più smart. 

Ad esempio, stiamo ultimando un sistema di computer vision in grado di rilevare i posti liberi in un parcheggio. L’utente viene guidato tramite navigatore al posto libero con conseguente riduzione del tempo impiegato per parcheggiare, meno congestionamento del traffico, meno inquinamento.  

Il rafforzamento dell’attività commerciale all’estero ci permetterà di crescere a livello geografico e contare su nuovi mercati.   

Cosa vi piace del programma di STEP e quali sono i vantaggi che avete riscontrato e che secondo voi potrebbero aiutare qualsiasi start-up che accede al programma?  

Innanzitutto, le persone: l’energia, la motivazione e le competenze, per uno qualsiasi dei progetti su cui stiamo lavorando, sono altissimi. Il fatto che anche i ragazzi di STEP abbiano fatto propri, in qualche modo, i nostri obiettivi sta creando un ambiente di lavoro speciale. 

Poi, naturalmente, anche il network strategico a cui possiamo accedere per sviluppare il nostro business. Ma senza il primo fattore, quello umano, anche le opportunità rimarrebbero sulla carta.  

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