I vantaggi per l’industria di investire in innovazione sostenibile

I vantaggi per l’industria di investire in innovazione sostenibile

Riduzione dei costi operativi, miglioramento reputazionale, aumento dei ricavi, consolidamento di partnership. Sono solo alcuni dei vantaggi riscontrati dalle aziende intervistate nel report “Relazione sullo stato della Green Economy” pubblicato nel 2022 da Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile in collaborazione con EY. Responsabili di circa il 25% delle emissioni totali dell’Italia (Istat, 2021), non c’è dubbio che gli investimenti in riduzione delle emissioni delle aziende manifatturiere siano essenziali per affrontare la crisi climatica. Investire in percorsi innovativi di decarbonizzazione rappresenta una scelta strategica che porta vantaggi competitivi e nuove opportunità di crescita alle aziende stesse.

In questo articolo esploreremo i vantaggi che derivano dall’implementazione di soluzioni di efficientamento dei processi produttivi e cercheremo di portare qualche esempio concreto.

Riduzione dei costi operativi

La responsabilità sociale delle aziende è di far crescere i profitti“, questo il titolo in un discusso articolo del New York Times scritto dal famoso economista Milton Friedman nel 1970. Se all’epoca voleva essere una provocazione, dopo qualche decennio, con lo sviluppo della tecnologia e una crisi climatica sempre più presente, siamo (finalmente) forzati a riconsiderare i nostri modelli e priorità. Tuttavia, la buona notizia è che la dimensione del business e la dimensione della sostenibilità non crescono in maniera diversamente proporzionale. Investire in efficientamento energetico, circolarità dei processi, riduzione delle emissioni ed eco-design permette alle aziende di aumentare i propri profitti.

Nella ricerca condotta da EY e Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile citata precedentemente, tra i vantaggi riscontrati dalle aziende sono riportati proprio: riduzione dei costi di produzione e aumento dei ricavi. Dalla nostra esperienza possiamo confermare che l’implementazione di tecnologie Green-Tech nei processi produttivi delle aziende ha un impatto sull’utilizzo più efficiente delle risorse e una conseguente riduzione dei costi. Ecco alcuni esempi basati sull’esperienza reale:

  1. l’implementazione di un sistema di monitoraggio basato su AI può garantire ad un’azienda metallurgica un risparmio energetico tra il 4% e il 15%.

  2. la stabilizzazione dell’energia elettrica in entrata attraverso la Power Quality può portare un risparmio del 6% sul consumo elettrico in un’azienda di stampaggio plastico.

  3. l’investimento in ottimizzazione del sistema di gestione dell’aria compressa può permettere in molteplici settori un saving fino al 40%.

L’aspetto importante che le aziende devono tenere in considerazione nel valutare questi semplici investimenti in efficientamento dei processi è che il tempo di ritorno medio è molto basso, pari a circa 3 anni. Questo significa che già a partire dal quarto anno queste scelte di efficientamento avranno un effetto positivo rilevante sul conto economico. Peraltro gli esempi indicati rappresentano solo una minuscola frazione dell’insieme di interventi che è possibile implementare nelle aziende manufatturiere, con effetti positivi talvolta decisamente maggiori sul conto economico.

La sostenibilità come elemento di valore per i clienti

Che la tua azienda operi nel B2B o nel B2C una cosa è sicura: i tuoi clienti stanno diventando sempre più attenti alla sostenibilità ambientale. Quando si investono risorse per progetti di decarbonizzazione è importante comunicare tale impegno in modo trasparente e creativo per ottenere un vantaggio reputazionale e di immagine.

B2B

Chi opera nel B2B non può non aver notato una crescente pressione da parte delle grandi aziende sui propri fornitori per ridurre le emissioni di CO2 delle proprie attività. Ciò è dovuto soprattutto alla pressione normativa europea a cui sono sottoposte le aziende di grandi dimensioni o le aziende particolarmente energivore. A queste aziende viene richiesto di responsabilizzarsi da un punto di vista ambientale e di agire su tutta la Supply Chain (emissioni di Scopo 3). Come riportato in un report del Carbon Disclosure Project del 2022, il 75% delle grandi aziende globali ha imposto obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 ai propri fornitori. Inoltre, il 63% delle aziende ha dichiarato che avrebbe cancellato i contratti con i fornitori che non soddisfano gli obiettivi di riduzione delle emissioni. Avere dei processi più sostenibili sta diventando un criterio di scelta delle grandi aziende e un elemento essenziale per rimanere all’interno del mercato.

Recentemente STEP ha collaborato con Decathlon Italia per supportare i fornitori nel muoversi verso una maggior circolarità dei processi, ne avevamo parlato in questo post.

B2C

Alla fine della catena del valore di un settore di produzione ritroviamo il consumatore finale. L’osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile degli italiani condotto da Lifegate nel 2022, riporta che il 23% dei consumatori sono disposti a pagare di più per un prodotto ritenuto sostenibile. Questo dato è interessante perché il prezzo rappresenta la monetizzazione del valore che assume un bene per un singolo soggetto. Un prezzo maggiore, indica una percezione del valore del prodotto maggiore. In questo caso, la caratteristica di sostenibilità incide sulla percezione di qualità del prodotto stesso. Ma se riflettiamo, questo aspetto è estremamente logico, infatti un prodotto che è stato progettato per durare più a lungo nel tempo, utilizzando le materie prime in modo più efficiente, che riutilizza gli scarti e che segue le regole dell’eco-design è oggettivamente un prodotto di maggiore qualità.

Innovazione e risultati

Quando in STEP parliamo di sostenibilità ambientale, ci riferiamo molto spesso a percorsi di decarbonizzazione basati sul processo riconosciuto internazionalmente di:

  1. Calcolo del proprio impatto

  2. Riduzione delle emissioni

  3. Offsetting delle emissioni non riducibili

Il messaggio che ci interessa rimanga indelebile a chi sta leggendo questo articolo, è che investimenti in sostenibilità ambientale portano ottimi risultati (risultati strutturali) in termini di business solo quando si lavora sul punto 1 (calcolo dell’impatto) e sul punto 2 (riduzione effettiva dell’impatto). La sostenibilità ambientale, più che un concetto, qualcosa che può essere inserito o tolto dalla strategia aziendale, che c’è o non c’è, è un approccio, un modus operandi. Fare sostenibilità in azienda significa essere consapevoli del proprio processo e del suo impatto sull’ambiente, conoscerlo a fondo e agire per renderlo più efficiente e meno impattante in termini di emissioni, utilizzo delle materie prime, generazione di rifiuti. L’innovazione è lo strumento che permette di raggiungere questi obiettivi. Nei percorsi di decarbonizzazione strutturati con i nostri clienti, spesso includiamo workshop di innovazione per aiutare le aziende a cercare soluzioni alternative, cambiare punto di vista e priorità, porsi le giuste domande. In questo modo l’azienda è in grado di rimanere competitiva sul mercato come dimostra noi seguenti dati.

Cerved, 2019

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