5 consigli per innovare i processi industriali in ottica sostenibile: gli insight della Green Week di Parma

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Green Week Parma

5 consigli per innovare i processi industriali in ottica sostenibile: gli insight della Green Week di Parma

Il 5 aprile siamo stati ospiti del panel “La decarbonizzazione parte dal cuore del problema: l’innovazione sostenibile dei processi industriali”, tenutosi durante la Green Week di Parma, il festival della green economy. Abbiamo deciso di riassumere in questo articolo i punti emersi dal confronto con Gr3n, startup innovativa, e le aziende Conceria Montebello e Rigoni di Asiago. Aziende che hanno intrapreso un percorso di riduzione del proprio impatto ambientale attraverso un lavoro di innovazione dei processi e che possono essere di ispirazione per altre realtà industriali che vogliono avvicinarsi a un modello di impresa responsabile.

1. Misurare per Innovare

Il primo pilastro fondamentale emerso durante l’evento è l’importanza di “misurare” i processi produttivi: come sottolineato da Giuseppe Fongaro di Conceria Montebello, prima di poter innovare è essenziale dedicare tempo alla comprensione approfondita di ogni aspetto del processo produttivo. La misurazione non è un’attività da svolgere una tantum, ma richiede un impegno costante nel tempo. Monitorare i dati raccolti consente infatti di individuare aree di miglioramento, operare per obiettivi e valutare l’efficacia delle azioni intraprese, seguendo un ciclo virtuoso riassumibile in: misurazione, decisione, azione, monitoraggio e, se necessario, correzione.

Figura 1-Approccio innovativo

Se stai pensando di ridurre l’impatto dei tuoi processi, il nostro consiglio è di iniziare da un assessment per ottenere una mappatura degli impatti, identificando così le aree di intervento.

2. Innovare Step by Step

L’innovazione dei processi industriali richiede un approccio graduale. La nostra responsabile business developer, Loredana Reniero, ha condiviso l’esperienza quotidiana che viviamo con le aziende industriali che decidono di innovare i processi in ottica sostenibile. Il percorso tipico inizia solitamente con l’efficientamento energetico dello stabilimento. Questo step iniziale, che normalmente non ha nessun impatto sul processo produttivo, permette di ottenere dei primi risultati economici, oltre che ambientali, e maggiore consapevolezza rispetto alle potenzialità dell’innovazione sostenibile. Lo step a seguire è quello dell’innovazione dei processi attraverso la ricerca di soluzioni tecnologiche alternative a quelle tradizionalmente utilizzate, per ottenere una riduzione imponente dell’impatto ambientale. L’ultimo passaggio, il più creativo e dilettevole che può portare a risultati più disruptive, prevede di riprogettare completamente prodotti, processi e macchinari industriali, grazie all’Open Innovation in chiave sostenibile.

Figura 2-Percorso di innovazione sostenibile di STEP


Loredana Reniero ha indicato nel suo intervento anche le principali barriere all’innovazione che riscontra nel percorso di affiancamento delle aziende industriali:

  1. Barriera culturale e senso di smarrimento: alcune aziende si sentono disorientate di fronte alla mole di attività necessarie a rendere la propria realtà più sostenibile. Bisogna ricordarsi che il processo d’innovazione è però un percorso graduale, che non prevede uno stravolgimento immediato del processo produttivo, ma che viene tarato sulle necessità dell’azienda, combinando le aree di miglioramento con le soluzioni più adeguate alla sua situazione
  2. Focus sull’obiettivo sbagliato: molte aziende si concentrano su attività accessorie e non sul cuore del problema: il processo produttivo. In questo modo vengono disperse risorse ed energie su attività che non risolvono il problema alla radice. Un classico esempio è l’attività di piantumazione di alberi nel territorio, attività assolutamente positiva, ma accessoria all’impatto ambientale principale dell’azienda.
  3. Mancanza di visione: un errore comune è approcciare il cambiamento sostenibile focalizzandosi sul breve periodo, così facendo ci si sofferma unicamente sui costi e non sull’investimento. Molte aziende, purtroppo, non vedono il ritorno economico nel medio lungo termine dei progetti di innovazione dei processi, perdendo così importanti opportunità.
  4. Attesa della soluzione perfetta: la rinomata velocità cui corre la tecnologia porta con sé il timore comune di investire in una tech che, in breve tempo, possa venir sostituita da una nuova soluzione più prestante. Questo timore lascia le aziende in una situazione di stallo, che le porta a non innovare mai, perdendo così competitività.

3. Trovare i giusti KPI: oltre il fatturato

Beniamino Perobelli, CSR manager di Rigoni di Asiago, ha evidenziato come, in un’epoca di profondi cambiamenti, il semplice fatturato o i margini non possano più essere considerati gli unici indicatori di successo per un’azienda. Oltre alla performance economica, diventano cruciali altri parametri: la riduzione delle emissioni, l’impiego di energia rinnovabile, l’efficientamento dei processi, la sostenibilità del packaging e l’efficientamento dei trasporti. Ciò detto, agire in modo sostenibile non solo riduce l’impatto ambientale ma si traduce in vantaggi economici immediati, grazie alla riduzione dei costi operativi e, a medio termine, attraverso il miglioramento della reputazione sul mercato. L’importanza dei KPI di sostenibilità è dimostrata anche dall’attenzione che sta ponendo il legislatore europeo sul tema con la direttiva CSRD, che eleva il reporting non finanziario a pari livello dei dati finanziari, rendendoli interdipendenti.

4. Lavorare in squadra per innovare

Un tema trasversale emerso dalle discussioni è l’importanza della governance e dell’allineamento interno all’azienda. Innovare in ottica di sostenibilità richiede un cambiamento culturale che veda la sostenibilità non come un costo, ma come un investimento che permette un’opportunità di efficientamento e ottimizzazione delle risorse. L’esperienza di Beniamino Perobelli con Rigoni di Asiago e quella di Giuseppe Fongaro con Conceria Montebello, evidenziano come il supporto e l’engagement a tutti i livelli dell’organizzazione siano fondamentali per il successo di queste iniziative. Chi si occupa di innovazione deve sforzarsi di “trasferire ai propri collaboratori il valore del cambiamento”.

5. Eliminare la parola impossibile

Concludiamo con una riflessione per mettere in discussione il nostro approccio all’innovazione, partendo dal punto di vista di chi le soluzioni tecnologiche le sviluppa.

“Per 100 volte la parola impossibile era inappropriata” racconta Maurizio Crippa, amministratore delegato di GR3N SA, startup che ha sviluppato un innovativo processo di riciclaggio chimico per il PET. “Impossibile”, questa parola rappresenta una delle principali sfide all’innovazione in Italia: la resistenza al cambiamento. Il metodo sviluppato da GR3N introduce un modello circolare che permette il riciclaggio del PET da bottiglia a tessuto, da tessuto a tessuto e persino da tessuto a bottiglia. Questa tecnologia risponde a un urgente bisogno di sostenibilità in un momento in cui il dibattito sui rifiuti tessili è più acceso che mai. Nonostante ciò, le soluzioni che potrebbero alleviare i problemi chiave del nostro sistema produttivo faticano a trovare sostegno da parte di chi ne beneficerebbe direttamente: l’industria. Lo sviluppo di innovazioni di questo calibro è complesso e richiede anni di ricerca e investimenti significativi—in questo caso, 10 anni di lavoro e 25 milioni di euro di finanziamenti. Le innovazioni che realmente fanno la differenza non emergono dall’oggi al domani, e mentre le barriere tecniche ed economiche possono essere più complesse da superare, le resistenze culturali rappresentano un ostacolo dannoso, ma non insormontabile. Il nostro invito è di riflettere 10 secondi in più prima di rispondere “impossibile” a delle proposte di innovazione.

Tutti gli interventi sono stati veramente molto interessanti ed arricchenti, se hai interesse ad approfondire l’argomento ti invitiamo a rivivere l’evento a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=_KIpDdQ9p9E

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